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Camminare nella santità

9 Aprile 2014

 

Gen 49,1-28; Sal 118 (119),137-144; Pr 30,1a.2-9; Lc 18,31-34

 

 

Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. (Pr 30,5-6)

 

La Parola di Dio merita cura e attenzione, una custodia devota e appassionata: guida a trovare e ritrovare la via; si fa rifugio nei momenti di fatica o stanchezza; orienta nella confusione. La sua Parola è calibrata per me, è calibrata per noi; parla a ciascuno per ciò di cui ha bisogno. La sua Parola è udibile dalle nostre orecchie e dal nostro cuore, ma non è disponibile alle nostre manipolazioni, alle nostre aggiunte, glosse e variazioni. La Parola ha la sua purezza. Cerchiamo sempre, con passione e festa, le sue parole per noi, prendiamocene cura, diamone risalto come quanto abbiamo di più prezioso. E ci sia ogni giorno spazio per interrogarci a questa luce preziosa.

 

Preghiamo

 

“Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,
ecco, mi alzerò – dice il Signore – ;
metterò in salvo chi è disprezzato”.
Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre.
(dal Salmo 12)