Gn 29, 31 – 30, 2. 22-23; Sal 118 (119), 113-120; Pv 25, 1. 21-22; Mt 7, 21-29
Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. Ella concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore». (Gn 30, 23)
La discendenza di Giacobbe, i cui dodici figli saranno i capostipiti delle tribù di Israele, viene generata con mogli differenti. In particolare, è insistente il richiamo che la Bibbia fa a riconoscere come quei figli rientrino nella storia voluta da Dio, così che si possono anche approfondire le modalità particolari attraverso cui si realizza quella storia. Il primo figlio generato da Rachele sarà Giuseppe, grazie al quale la storia della salvezza potrà continuare, in modo turbolento, fino in Egitto. Proprio colei che inizialmente pareva non contribuire a quella storia, è decisiva: ciò spinge ciascuno a interrogarsi circa il valore che dà a quanto accade, a quale sia la misura a partire dalla quale si valuta il successo di una persona, in quale modo si è capaci di lasciare che i tempi di Dio non siano quelli che corrispondono ai desideri personali.
Preghiamo
Allontanatevi da me, o malvagi:
voglio custodire i comandi del mio Dio.
Sostienimi secondo la tua promessa e avrò vita,
non deludere la mia speranza.
dal Salmo 118 (119)

