Gn 5, 1-4; Sal 118 (119), 17-24; Pv 3, 27-32; Mt 5, 20-26
Questo è il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e diede loro il nome di uomo nel giorno in cui furono creati. (Gn 5,1-2)
Il testo sottolinea come la somiglianza con Dio sia definita nella relazione del maschio e della femmina: non è possibile somigliare a Dio in modo autonomo, ma solo quando si è in relazione, sulla relazione cade infatti la benedizione.
Il cammino di quaresima è ben differente dall’impresa compiuta in solitaria, nella quale poter raggiungere individualmente la meta. Si tratta piuttosto del tempo propizio per verificare come condividere il cammino, dal momento che non è possibile conquistare la meta – la scoperta del dono della vita che viene dalla croce – in modo autonomo.
Preghiamo
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
dal Salmo 118 (119)

