At 3, 25 – 4, 10; Sal 117 (118); 1Cor 1, 4-9; Mt 28, 8-15
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato». (At 4, 8-10)
Pietro è interrogato a proposito di chi abbia il merito della salvezza di un uomo infermo e lui non ha timore di ricondurre il merito a Gesù. Come una sintesi, afferma che Gesù, crocifisso dagli uomini e risuscitato da Dio, è il centro della storia e la ragione più profonda della possibilità di vita.
Quelle parole sono un annuncio gioioso anche oggi e corrispondono all’invito a guardare con uno sguardo profondo la realtà, sviluppando la capacità di rintracciare i segni del Risorto nei germogli di vita nuova che ancora sono presenti nella storia.
Preghiamo
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze,
la destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
dal Salmo 117 (118)

