Lv 19, 1-6. 9-18; Sal 96 (97); 1Tt 4, 1-8; Lc 6, 20a. 27-35
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo». (Lv 19, 1)
Le parole che il Signore rivolge a Mosè risuonano con grande forza, ma sta a ciascuno interpretarle come parole dure o come parole amorevoli: per meglio dire, l’immagine che ciascuno ha di Dio determina l’inclinazione con cui ascoltarle. È possibile intendere solo una prescrizione morale, ardua da conseguire, realizzabile solo con le proprie forze; oppure, si può sentire lì risuonare il rivelarsi del Signore che si fa vicino nella storia del popolo di Israele e rivela la propria identità nell’umanità di Gesù, scoprendo la sua alleanza con ogni donna e con ogni uomo, fino ad offrire la possibilità di vivere secondo la sua misura, quella della differenza data dalla realizzazione di un amore senza confini.
Preghiamo
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
dal Salmo 96 (97)

