At 9, 26-30; Sal 21 (22); Gv 6, 44-51
Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. (At 9, 26)
L’esperienza di Paolo ha delle motivazioni: molti hanno paura di lui perché sono abituati a conoscerlo come un persecutore, non come discepolo del Signore. Per motivi ben meno gravi, quella esperienza si ripete però ancora oggi: di quanti riteniamo a priori che non possano essere discepoli autentici e misuriamo solo con criteri personali la loro appartenenza alla comunità del Signore? Di quanti, magari senza pensarci, abbiamo la responsabilità di allontanarli dalla possibilità di vivere con gioia nella Chiesa?
Preghiamo
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.
dal Salmo 21 (22)