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4 Aprile 2017

 

 

Gen 41,1b-40; Sal 118 (119); Pr 29,23-26; Gv 6,63b-71

 

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».        (Gv 6,66-69)

 

Pietro è il nostro fratello più grande nella fede, uomo fragile, capace di rovinose cadute ma anche capace di grandi slanci d’amore per il Signore e di professare in modo naturale e sorprendente la sua fede.

La sequela del Signore è certamente esigente perché arriva a toccare le corde più profonde della nostra vita, della nostra natura; arriva a mettere in discussione la nostra scala di valori per lui, le cose a cui teniamo di più. Il Signore ci chiede di rivolgere a lui tutto il nostro cuore, la nostra anima e le nostre forze perché solo in lui potremo trovare la salvezza e la Verità per la nostra vita. Saremo in grado, allora, di dire con Pietro che solo il Signore ha parole che salvano e solo a lui possiamo andare, non altrove!

 

Preghiamo

 

O Signore,

dammi tutto ciò che mi conduce a te.

O Signore,

toglimi tutto ciò che mi allontana da te.

O Signore,

strappa anche me da me stessa

e dammi totalmente a te. Amen.

                                  (Santa Teresa Benedetta della Croce)

 

[da: La Parola ogni giorno. L’esistenza “in Cristo”, Quaresima e Pasqua 2017, Centro Ambrosiano, Milano]