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Vivere nella gioia e comunicarla agli altri

III giorno dell'ottava di Natale

27 Dicembre 2019

1Gv 1,1-10; Sal 96 (97); Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24

«Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.»
(1Gv 1,3-4)

La prima lettera di Giovanni è un trattato sull’amore di Dio e sull’impegno comunitario a fare verità discernendo ciò che è vero da ciò che è falso. L’annuncio di Giovanni sta nella sua predicazione in perfetta unione con quella degli altri apostoli scaturendo la predicazione dalla parola di Cristo. L’annuncio è rivolto ai lettori perché «siate in comunione con noi», cioè con la Chiesa una, santa e apostolica, rifuggendo le deviazioni insinuate dai falsi maestri, che indeboliscono e alla fine determinano la rottura con la comunione nella Chiesa. Si tratta di una comunione non fondata su di una appartenenza umana, ma che viene da Dio per mezzo di Cristo. È la comunione dei figli di Dio nel Figlio suo Gesù, e perciò comunione di fratelli. Anche noi siamo chiamati ad annunciare Gesù sapendo che in lui il nostro annuncio trova senso e significato e diventa motivo di gioia.

Preghiamo

Donaci, Signore, di scoprire e di vivere sempre di più
quella gioia che tu, nascendo, hai portato in mezzo a noi.