Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

Gesù sapienza del Padre all’opera nella vita

Lunedì della II settimana di Avvento

23 Novembre 2020

Ger 2,1-2a; 3,1-5; Sal 76 (77); Zc 1,1-6; Mt 11,16-24

“Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”. Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite. “Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! […] E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?”. (Mt 11,19b-23)

Il Vangelo di oggi richiama a riconoscere la sapienza: se non la si vede tramite le sue parole, se non ci si fida dei suoi discorsi, la si può accogliere attraverso le opere da lei proclamate e realizzate. Non sempre, però, succede così: qualcuno non danza e gioisce per l’amore ricevuto, né piange e fa lamenti per la morte. È quello che succede alle città di Corazìn, Betsàida e Cafàrnao che da Gesù ricevono parole durissime e maledizione; sono città – specifica l’evangelista – in cui Gesù aveva operato prodigi numerosi. Queste località, visitate dalla benevolenza del Signore, sono ora luoghi di stoltezza, significati da totale mancanza di conversione. È un monito forte anche oggi: la buona novella è dono e occasione da non perdere, la venuta del Signore non si trascura impunemente. Il richiamo di Gesù è un invito ad aprirci alla sua salvezza: chi si chiude si condanna da sé; chi decide la conversione accoglie invece la visita del Signore. Ricordiamo allora i benefici già ricevuti.

Preghiamo

Può Dio aver dimenticato la pietà,
aver chiuso nell’ira la sua misericordia?
Ricordo i prodigi del Signore,
sì, ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Vado considerando le tue opere,
medito tutte le tue prodezze.

Dal Salmo 76 (77)