Ap 1, 10; 2, 12-17; Sal 16 (17); Mc 6, 7-13
«All’angelo della Chiesa che è a Pèrgamo scrivi: “Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli. So che abiti dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di Satana. (Ap 2,12-13)
Nella città di Pergamo erano assai diffusi il culto per l’imperatore e l’idolatria. Proprio immersa in questo contesto di rifiuto del Signore la comunità cristiana che abita in quella città è in grado di resistere alla tentazione e di mantenere salda la fede in Gesù.
Quanto vissuto da quella chiesa richiama ciascun cristiano a verificare quanto sia profonda la sua fede: non si tratta di isolarsi e separarsi dal mondo per fuggire dalle tentazioni, ma di essere capaci di non cadervi restando presenti nelle realtà dove tutti vivono.
Preghiamo
Dal tuo volto venga per me il giudizio,
i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,
provami al fuoco: non troverai malizia.
Dal Salmo 16 (17)