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Ospitalità, riconciliazione e perdono

Nm 6,22-27; Sal 66 (67); Fil 2,5-11; Lc 2,18-21

1 Gennaio 2019

Ottava del Natale nella circoncisione del Signore – Giornata Mondiale della Pace
ANNO DEL SIGNORE 2019

«Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro» (Lc 2,18-20)

Quasi a contrasto con lo stupore dei pastori, l’evangelista presenta un’immagine di Maria di grande bellezza: Maria esprime lo stupore che si manifesta nel silenzio e nell’ascolto. Maria ascolta le parole dette che spiegano l’evento che sta vivendo, ma le custodisce nel cuore proprio per farle divenire ascolto consapevole, interiore ed intelligente. Maria custodisce, non solo ricorda, e tiene dentro di sé, nel suo intimo, tutto ciò che le accade intorno proprio perché avere cura è tenere tra le mani una cosa preziosa da difendere e tutelare. Custodire dice tutta la cura con cui Maria non perde nulla. Maria custodisce con cura ma confrontando sempre tutti gli eventi, cercando di comprenderne la logica profonda, la direzione e la verità delle cose che sta vivendo. Maria è il prototipo del discepolo, di colui che si pone in ascolto della parola e degli eventi e contemporaneamente è in cammino nel ricercare sempre la volontà di Dio e costruire così il suo “regno”.

Preghiamo
Maria, donna dell’ascolto e del silenzio. tu che hai accolto con gioia e generosità il disegno di Dio sulla vita tua e di tuo figlio Gesù, aiutaci a scorgere nel quotidiano i molteplici segni della presenza di Dio e nella semplicità della vita. Ravviva in noi tuoi discepoli l’atteggiamento della lode, della gratuità, del ringraziamento. Amen

[da: Stranieri e pellegrini – Il cammino, l’attesa, l’ospitalità – Avvento e Natale 2018, Centro Ambrosiano]