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La vita come pellegrinaggio di fraternità universale

Ger 2,1-2a.23-29; Sal 50 (51); Am 9,11-15; Mt 9,35-38

23 Novembre 2018

«Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».  (Mt 9,37-38)

L’immagine è quella della mietitura e mette in evidenza l’urgenza della missione per la quale gli apostoli sono mandati e per mietere sono necessari gli operai. L’immagine della messe è usata spesso per designare l’ultimo giudizio di Dio qui invece siamo noi, i discepoli di tutti i tempi, gli incaricati a raccogliere i doni dello Spirito. Proprio gli operai devono portare a termine la missione stessa di Gesù: predicare e portare la salvezza. I discepoli di Gesù sono caratterizzati dalla loro generosità: hanno ricevuto gratuitamente i loro poteri e non devono usarli per sfruttare gli altri ma per diffondere nel mondo l’amore verso il prossimo e la misericordia verso tutti.

Preghiamo

Signore Gesù che nel tuo divino potere domini il cielo e la terra, ascolta la nostra supplica: donaci di vivere sempre nella novità del battesimo e di cooperare all’avvento del tuo regno. Amen.
(Orazione vesperi venerdì 1 settimana)

[da: Stranieri e pellegrini – Il cammino, l’attesa, l’ospitalità – Avvento e Natale 2018, Centro Ambrosiano]