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Chiamata alla santità di un popolo

Santo Stefano, primo martire

26 Dicembre 2017

At 6,8-7,2a; 7,51-8,4; Sal 30 (31); 2Tm 3,16-4,8; Mt 17,24-27 oppure Gv 15,18-22

«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece nonsiete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo vi odia». (Gv 15,18-19)

Gesù ha appena affermato che il mondo, prima dei suoi seguaci, ha odiato Lui. Non c’è infatti possibilità di pacifica convivenza tra le tenebre e la luce, tra la verità e la menzogna. Le persecuzioni sembrano una caratteristica della Chiesa: chi accetta il messaggio del vangelo di Cristo viene emarginato, deriso, condannato e molto spesso anche ucciso. È la via della croce lungo il cammino della storia. Gesù è stato perseguitato, lo saranno anche i suoi discepoli, come Stefano. La storia continua e continua la lunga serie di testimoni della fede che, per difenderla, danno la loro stessa vita. Anche nei nostri giorni non si ferma l’elenco dei martiri che in tanti paesi del mondo affrontano con difficoltà e sofferenza la libera adesione al Vangelo di Gesù. Pur senza arrivare alla morte, molti sono i cristiani emarginati, discriminati dagli altri e spesso ostacolati in vari modi. Eppure la fede è un’esperienza coinvolgente, che cambia la nostra prospettiva: se altri non ci comprendono abbiamo Gesù come maestro; seguiamolo.

Preghiamo
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu ni hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Tu hai in odio chi serve idoli falsi,
io invece confido nel Signore.
(dal Sal 30)

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]