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Canterò in eterno l’amore del Signore

Martedì della settimana della II Domenica dopo la Dedicazione

3 Novembre 2020

Ap 17, 7-14; Sal 75 (76); Gv 12, 44-50

«Questi [i re] hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia. Essi combatteranno contro l’Agnello, ma l’Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re; quelli che stanno con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli».  (Ap 17,13-14)

Nella visione dell’Apocalisse c’è opposizione totale tra i re, che decidono di seguire la bestia, e l’Agnello, che rappresenta Gesù. Non si tratta di una guerra mitologica, ma di una questione che riguarda ogni essere umano: chi vuole accrescere il proprio potere e desidera avere il dominio sugli altri segue una logica opposta a quella del Signore, che ha rinunciato a ogni potere e si è messo al servizio dell’umanità fino a donare la vita.
Non è possibile una mediazione tra questi due approcci, sta a ciascuno, però, decidere chi vuole seguire. Proprio questa giornata può coincidere con l’occasione per mettersi dalla parte del Signore, scegliendo lo stile del dono di sé e rifiutando il potere della violenza che opprime.

Preghiamo

Dal cielo hai fatto udire la sentenza:
sbigottita tace la terra,
quando Dio si alza per giudicare,
per salvare tutti i poveri della terra. 

Dal Salmo 75 (76)