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Il Signore ha creato ogni cosa con sapienza e amore

Sabato della settimana della I Domenica dopo l'Epifania

15 Gennaio 2022

Es 6, 1-13; Sal 92 (93); Rm 9, 1-5; Mt 5, 17-19

Pertanto di’ agli Israeliti: “Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai lavori forzati degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi riscatterò con braccio teso e con grandi castighi. Vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrae ai lavori forzati degli Egiziani. Vi farò entrare nella terra che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe; ve la darò in possesso: io sono il Signore!”». Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non lo ascoltarono, perché erano stremati dalla dura schiavitù. Il Signore disse a Mosè: «Va’ e parla al faraone, re d’Egitto, perché lasci partire dalla sua terra gli Israeliti!». (Es 6,6-11)

Ci sono forme di oppressione che tolgono completamente la dignità alle persone: così accadde agli israeliti, la loro schiavitù era tanto dura da far dimenticare loro anche la possibilità della libertà, tanto pervasiva da impedirgli di sperare nella promessa di liberazione fatta dal Signore. Eppure, neppure di fronte alla loro incredulità il Signore si ferma, la sua volontà di donare una vita libera al suo popolo è così forte da proseguire per la via diretta, mandando Mosè a interloquire con il faraone. Oggi è il giorno per abbandonarsi al Signore, lasciando che il suo Spirito raggiunga la profondità delle nostre paure e delle nostre esperienze più opprimenti, affinché egli possa operare anche in quelle situazioni che non siamo in grado di considerare con speranza.

Preghiamo

Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.
Più del fragore di acque impetuose,
più potente dei flutti del mare,
potente nell’alto è il Signore.

dal Salmo 92 (93)