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Non è venuto tra di noi per essere servito, ma per servire

10 Marzo 2013

Es 17,1-11; Sal 35 (36); 1Ts 5,1-11; Gv 9,1-38b

"Gesù seppe che l‘avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: “Tu, credi nel Figlio dell‘uomo?”. Egli rispose: “E chi è, Signore, perché io creda in lui?”. Gli disse Gesù: “Lo hai visto: è colui che parla con te”. Ed egli disse: “Credo, Signore!”. E si prostrò dinanzi a lui. Gesù rispose loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato”. (Gv 9,35-38.41a)

Il mendicante incontra Gesù: cresce come essere umano e riceve la grazia della fede.
Il cammino di fede del cieco passa per una rottura. Viene scacciato da coloro che “vedono”, che “sanno”, che” disprezzano” gli altri: “sei nato immerso nei peccati e vuoi insegnarci?” La sua sapienza gli viene dall’esperienza: “io so che ero cieco ed ora ci vedo!”. Vede, ma non riconosce. Crede però e ancora cerca: “Chi è perché io creda in Lui?”. Gesù gli appare come “colui che lo trova”, “colui che parla con te”. La sua parola, il suono della sua voce, gli aprono definitivamente gli occhi: “credo, Signore”.
La voce di Gesù, colui che ti trova e ti parla, porta il cieco a credere, permette al cuore della Maddalena di riconoscerlo, risorto, nello sconosciuto che la chiama per nome, guida noi nel cammino della fede.

Preghiamo

Lampada per i miei passi
è la tua Parola
luce sul mio cammino

Impegno settimanale
Cercherò di essere una persona che sa portare luce e speranza iniziando dalla mia casa.