Ger 3,65,25-31; Sal 102 (103); Zc 6,9-15; Mt 15,1-9
«Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me». (Mt 15,8)
Ti attendiamo Signore, questo tempo di Avvento ci sospinge all’incontro con Te nella vita di ogni giorno. Ma, come per ogni attesa, è importante prepararsi, preparare il cuore.
Potrebbe capitare infatti che da una parte desideriamo sinceramente l’incontro con il Signore per vivere una vita secondo i suoi insegnamenti; ma dall’altra ci fermiamo alle cose esteriori, alla formalità, a quella che Gesù chiama la “tradizione degli antichi” dimenticandoci ciò che conta davvero, ciò che è secondo la volontà di Dio.
Ricordando le parole del profeta Isaia (Is 29, 13), il Signore ci mette davanti ad una domanda: dov’è il tuo cuore? Il cuore nel linguaggio biblico, è il “luogo” delle decisioni importanti, il centro della nostra persona, che può essere più o meno lontano da un altro “centro”, da colui che attira a sé. Mi accontento di onorarti con le labbra Signore? Tu sei il Dio che si fa vicino, ma io? Mentre tu ti fai vicino io rimango lontano, a “distanza di sicurezza”, da Te e dai miei fratelli?
Preghiamo
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
(dal Sal 139, 6-10)