Ger 2,1-9; Sal 13 (14); Am 5,10-15; Mt 9,9-13
«Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9,13)
Gli uomini e le donne “religiosi” dividono il mondo in due categorie: i giusti e i peccatori, ovvero, i puri e gli impuri. Usano la Parola di Dio come se applicassero il Codice Penale. Pensano che solo i giusti meritano l’amore di Dio, il quale apprezza solo chi è pulito dentro. Amano “farsi vedere giusti”, nel privato sono disposti a vili compromessi. Guardano gli altri dall’alto in basso secondo il metro di giudizio del loro piccolo cuore che corrisponde al Dio che hanno nella testa. Al contrario, gli uomini e le donne di fede in Cristo non dividono il mondo, guardano coloro che lo abitano con simpatia, consapevoli di essere tutti allo stesso tempo, fragili e fratelli. Hanno nel cuore la misericordia di Cristo perché l’hanno sperimentata personalmente: sanno che il Salvatore sempre accoglie, ama e perdona. Sono grati a Dio che sa trasformare dei peccatori in figli suoi e si rivolgono a lui chiamandolo «Padre nostro».
Preghiamo
Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Dio è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.
Sal 69,5