Mi 4, 1-4; Sal 95 (96); 1Cor 1, 1-10; Mt 2, 19-23
«Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Sederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!». (Mi 4, 3-4)
L’attesa piena di speranza profetizzata grazie a Michea non termina con la celebrazione il giorno di Natale – la rivelazione del Signore nel bambino Gesù è anzi di sprone perché la speranza dei cristiani non si riduca a mezze misure: in quale modo la possibilità della pace realizzata da un Dio che si mostra nella piccolezza si fa concreta nelle scelte e nei desideri dei suoi discepoli?
Preghiamo
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
dal Salmo 95 (96)

