Tt 3, 3-7; Sal 71 (72); Gv 1, 29a. 30-34
Carissimo, noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati. (Tt 3, 3-5)
Ogni cristiano può condividere la certezza espressa da Tito: la manifestazione dell’amore di Dio in Gesù è la sua salvezza. Al contempo, il suo rivelarsi – del quale il tempo di Natale – ha consentito una consapevolezza più piena, ha realmente determinato la conversione di tutto ciò che allontana dalla possibilità di farne esperienza? Davvero, una volta per tutte, si è rinunciato alla malvagità, all’odio e all’invidia?
Preghiamo
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
dal Salmo 71 (72)

