At 5,12-21a; Sal 33; Rm 6,3-11; Lc 24,13-35
Egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. (Rm 6,10-11)
Non siamo perfetti, proprio no. Ma il riscatto è possibile! Pasqua ci annuncia la vita nuova che scaturisce dal perdono di Dio, ci affida a un cammino benedetto perché amato, ci restituisce a tutte le nostre buone possibilità perché Gesù ha consegnato la sua vita al disegno di salvezza del Padre; ed è vittorioso. Vince sulla morte, vince sull’apparente irriducibilità del peccato; e racconta della cura del Padre per ogni uomo e donna della storia. E allora possiamo uscire dalle nostre paure e fidarci che donarsi per amore è strada che conduce a salvezza, rende la vita “vincente”, meritevole di essere vissuta, persino appagante. È la via di Gesù, la condizione che Paolo chiama camminare in una vita nuova. Guardare se stessi con questo desiderio di diventare migliori e guardare ogni persona con questa speranza nel nuovo ancora possibile può trasformare il mondo in un meraviglioso cantiere di conversione, può aprire i nostri occhi sul progressivo avanzare del regno di Dio. E può anche renderci più felici.
Preghiamo
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
(Sal 34,4-5)