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Chiamati per nome, usciamo dal nostro torpore

27 Marzo 2012

 

Gen 45,2-20; Sal 118 (119), 129-136, Pr 28,2-6; Gv 6,63b-71

 

«Le parole che vi ho detto sono spirito e vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono”. Gli rispose Simon Pietro. “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. (Gv 6,63b-64a.68-69)

 

Le parole di Gesù sono spirito e vita. Non sono parole terrene, ma dettate dallo Spirito, ecco perché danno la vita. È lo Spirito che apre la nostra mente alla loro comprensione, mediante il dono della fede. È il Padre che ci dona lo Spirito e ci rende persone credenti. Sono doni largiti a tutti con abbondanza, anche Giuda ha avuto come gli altri Apostoli, ma diversa è stata la risposta. Rammentiamoci della parabola dei talenti e facciamo fruttificare quanto ricevuto. Restiamo in ascolto dello Spirito che c’illumina, mentre leggiamo e ascoltiamo la Parola di Dio, è Lui che la fa scendere nel cuore e lo converte. Sperimenteremo davvero che solo Gesù ha parole di vita eterna.

 

 

Preghiamo

Ricorda la promessa fatta al tuo servo

con la quale mi hai dato speranza.

Questo mi consola nella miseria:

la tua parola mi fa vivere.

 

dal Salmo118(119)

 

 

[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]