Is 8,23b-9,6a; Sal 95; Eb 1,1-8a; Lc 2,1-14
Si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito. Lc 2,7
Giorni particolarissimi quelli che Maria è chiamata a vivere: solo le madri potrebbero tratteggiare il tempo del parto. Sono gli stessi giorni in cui Cesare Augusto ordina il suo censimento. Ma non è l’unico parallelismo di questa nota pagina di Vangelo. Luca sottolinea anche due primati: al “primo” censimento eseguito dal governatore corrisponde il figlio “primogenito” della donna. Sorprendenti contrasti: al censimento voluto dall’imperatore di tutto l’universo colleghiamo la nascita del primo figlio di una coppia così povera da non avere nemmeno un posto dove dormire. Gli ultimi saranno i primi, insegnerà un giorno il Bambino. Il campo si restringe: da Cesare Augusto si arriva a Quirinio, dalla Siria si giunge a Betlemme, città di Davide, e poi alla mangiatoia (menzionata più volte) dove il neonato è deposto e il cui nome è ancora sconosciuto. Nella grazia di questi giorni, contempliamo gli ultimi, ignoti ai più!
Preghiamo
Il Natale ti porta un lieto annunzio:
Dio è sceso su questo mondo disperato.
E sai che nome ha preso?
Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.
Tonino Bello