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Il Precursore

Giovedì della V settimana di Avvento

14 Dicembre 2023

Ez 39,21-29; Sal 104; Os 12,3-11; Mt 23,1-12

Avrò compassione di tutta la casa d’Israele e sarò geloso del mio santo nome. Ez 39,25b

Il Signore, che nel passato aveva richiamato fortemente il popolo, è comunque obbligato al giuramento di fedeltà con esso stipulato. Ne aveva nascosto il viso solo con l’ostinato allontanamento di Israele. L’esilio non era infatti dovuto né al potere dei nemici, né tantomeno alla debolezza di Dio. Ora c’è solo spazio per cura e compassione: gli ebrei si sono convertiti e sono tornati a Dio che mantiene le sue promesse. Dio è fedele al suo disegno e Israele non ha nulla da temere se si lascia guidare dallo Spirito. La gelosia del nome dice appartenenza a Dio, ma fa trasparire anche la libertà di sbagliare che egli ha concesso all’uomo. Anche per noi la compassione sia da sfondo a ogni gesto di carità: in questo tempo che corre verso il Natale non trascuriamo chi è nel bisogno, chi necessita delle nostre cure e attenzioni. I riguardi che Dio ha avuto per noi ci interpellino e non ci lascino indifferenti.

Preghiamo

Io t’invoco, Dio di verità,
Dio, dal quale allontanarsi è cadere
al quale fare ritorno è risorgere
nel quale rimanere è trovare consistenza.

Agostino di Ippona