Ez 18,1-9; Sal 78; Os 2,16-19; Mt 21,10-17
Se segue le mie leggi e osserva le mie norme agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà. Ez 18,9
I padri che mangiano uva acerba provocano stridore ai denti dei loro figli. Dio, con estrema forza, ricusa questo proverbio: le colpe dei padri non ricadano sui figli! Insiste poi nel dire che la vita di ogni individuo è esclusiva sua proprietà e si salverà solo chi osserverà la giustizia. Ne segue un lungo elenco di precetti fondamentali che rendono felice l’alleanza. Spetterà a ogni uomo assumersi la propria responsabilità di fronte ai comandamenti di Dio, nella preghiera fedele al Signore e rifiutando ogni idolo; allo stesso modo occorrerà fare attenzione agli affetti umani e all’uso delle cose materiali. Il lungo tempo dell’Avvento ambrosiano (siamo giunti oltre la metà) ci permette ancora di rivedere alcuni nostri comportamenti prima dell’arrivo del Natale. Domandiamoci se abbiamo diviso il pane con l’affamato, se siamo stati giusti nell’amare, se abbiamo avuto un uso sobrio dei beni.
Preghiamo
Ascolta nella tua misericordia
questa preghiera che sale a te
dal tumulto e dalla tua disperazione
di un mondo in cui sei dimenticato,
in cui il tuo nome non è invocato,
le tue leggi sono derise.
Thomas Merton