2Sam 7, 4-5a. 12-14a. 16; Sal 88 (89); Rm 4, 13. 16-18; Mt 1, 18b-24
In quei giorni. Fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”». (2Sam 7, 4-5a. 12-14a. 16)
La profezia che viene rivolta a Davide tramite Natan annuncia il fatto che il Signore prenderà dimora nella storia. Quella profezia non viene subito intesa da Davide, che immagina un abitazione comune, un tempio, ma non si esaurisce neppure in un ingresso nella storia metaforico: i cristiani riconoscono il compimento di quella profezia in Gesù, momento decisivo nel quale il Signore abita nel mondo perché prende carne umana.
Saperlo non è sufficiente per farne esperienza, questi sono giorni preziosi per scoprire fino a che punto cambi la propria storia il fatto che il Signore ha deciso di abitarvi.
Preghiamo
Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
dal Salmo 88 (89)

