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Pasqua, memoria eversiva

San Marco, evangelista

25 Aprile 2022

1Pt 5,5b-14; Sal 88; 2Tm 4,9-18; Lc 10,1-9

Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. (1Pt 5,5a-7)

Pietro, in questa prima lettura nella festa dell’evangelista Marco, disegna la vita cristiana in uno sfondo di sicurezza e letizia, che può appartenere solamente a chi ha ben colto la ricchezza del dono ricevuto dalla fede in Gesù Risorto e Signore. La Pasqua ci riconsegna, sempre, la forza per affrontare ciascuna delle difficoltà che possono affacciarsi alla nostra vita, senza rimanerne schiacciati, perché in Gesù c’è motivo per continuare ad avere fiducia. Pietro non nasconde parole come preoccupazione e sofferenza, ma le accompagna con altre, che ha imparato a riconoscere dal cammino condiviso con Gesù: la grazia, la cura che Dio ha per noi, la saldezza nella fede. E annuncia l’esito che appartiene a chi custodisce questa speranza pasquale, perché Dio è fedele alle sue promesse: «Dio vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta». È la Pasqua che rompe ogni irrigidimento dettato dalla paura, ogni immobilismo causato dal peso delle nostre fatiche e sofferenze: farne memoria ci apre al nuovo di Dio!

Preghiamo

O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco
con il dono della predicazione apostolica,
fa’ che alla scuola del Vangelo
impariamo anche noi a seguire fedelmente Cristo.

(dalla liturgia)