Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

Un’economia di condivisione

23 Novembre 2015

 

Ez 4,4-17; Sal 76 (77); Gl 3,5-4,2; Mt 11,16-24

 

«Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite». 

 (Mt 11,20)

 

Gesù, nel brano di oggi, si lamenta della sua generazione. Ma, se siamo onesti, la generazione ai tempi di Gesù non è molto diversa dalla generazione di oggi! In ogni tempo Dio mette a disposizione persone che insegnano a percorrere la strada del bene e della gioia; ma la risposta non è sempre positiva. Siamo come bambini dispettosi che distruggono il gioco di Dio e alla fine, distruggiamo anche noi stessi! Gesù ci invita, dopo un cammino di conversione insegnatoci da Giovanni, a vivere il nostro tempo con gioia e con festosità, a rallegrarci di ogni gesto di bene che con fatica riusciamo a fare, non come bambini guastafeste ma come i bambini evangelici a cui è dato il regno di Dio. Siamo tutti invitati al gioco del lutto perché peccatori, ma anche alla danza della gioia, perché proprio in quanto peccatori conosciamo Dio come grazia e siamo invitati a gioire. L’uomo è fatto per danzare la vita.

 

Preghiamo

 

Facci vivere la nostra vita,

non come un giuoco di scacchi dove tutto è calcolato,

non come una partita dove tutto è difficile,

non come un teorema che ci rompa il capo,

ma come una festa senza fine

dove il tuo incontro si rinnovella,

come un ballo, come una danza,

fra le braccia della tua grazia,

nella musica che riempie l’universo d’amore.

Signore, vieni ad invitarci.                    (Madeleine Delbrêl)

 

[da: “La Parola ogni giorno. Io spero nel Signore. Avvento e Natale 2015”, Centro Ambrosiano, Milano]