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Mio scudo di salvezza è il Signore

25 Agosto 2016

1Mac 2, 49-70; Sal 10; Lc 14, 34-35

 

“In quei giorni. Si avvicinava per Mattatia l’ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora dominano superbia e ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell’ira rabbiosa. Ora, figli, mostrate zelo per la legge e date la vostra vita per l’alleanza dei nostri padri. Ricordate le gesta compiute dai padri ai loro tempi e traetene gloria insigne e nome eterno”. (1Mac 2,49)

 

In ogni epoca ci sono stati momenti difficili, di smarrimento e di incertezze, di superbia e di ingiustizia, e se ne deve uscire mantenendo fermi i pilastri della legge e dell’alleanza con Dio. Anche Mattatia, ricorda ai figli le gesta compiute dai padri, a partire da Abramo che non dubità della promessa di Dio per la salvezza del popolo. Solo se si resta fedeli nel tempo della tentazione si può pensare di essere trovati giusti come Abramo. La storia ci insegna che la fede autentica deve sempre passare attraverso la prova del dubbio e dell’oscurità.

Gesù ci consegna il paragone del sale: piccolo elemento che dona sapore al cibo e senza di esso tutto perde sapore. Anche le piccole azioni nascoste e sconosciuto possono essere determinanti per il sapore di tutta la realtà.

 

Preghiamo col Salmo

 

Ma il Signore sta nel suo tempio santo,

il Signore ha il trono nei cieli.

I suoi occhi osservano attenti,

le sue pupille scrutano l’uomo.

Il Signore scruta giusti e malvagi,

egli odia chi ama la violenza.