2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88 (89); Rm 4,13.16-18;Mt 1,18b-24
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Mt 1, 20b-21)
Nel brano di vangelo troviamo delineata la figura di Giuseppe l’uomo nascosto, del silenzio, che fa il padre adottiv; un uomo che potrebbe dirci tante cose eppure non parla e poche cose si sanno sul suo conto. “Giuseppe è custode, perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge. In lui, vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!” (Papa Francesco, omelia Santa Messa di inizio pontificato, 19 marzo 2013). Senza timore custodiamo nel nostro cuore l’amore che genera vita. Con gioia aspettiamo la venuta di Gesù.
Preghiamo
San Giuseppe, con il tuo silenzio parli a noi uomini dalle molte chiacchiere; con la tua modestia sei superiore a noi uomini dai mille orgogli; con la tua semplicità tu comprendi i misteri più nascosti e profondi; con il tuo nascondimento sei stato presente ai momenti decisivi della nostra storia. Prega per noi e aiutaci a fare anche nostre le tue virtù. Amen.
[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]