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Ancorati alla Parola

Is 51,1-6; Sal 45 (46); 2Cor 2,14-16a; Gv 5,33-39

26 Novembre 2017

«Ascoltatemi attenti, o mio popolo; o mia nazione, porgetemi l’orecchio. Poiché da me uscirà la legge, porrò il mio diritto come luce dei popoli. La mia giustizia è vicina, si manifesterà la mia salvezza». (Is 51,4-5a)

Il tempo dell’esilio a Babilonia sta terminando e il profeta Isaia incoraggia il suo popolo a cercare il Signore perché intravede un futuro di liberazione. Isaia sa che il Signore mantiene le sue promesse e quindi vuole aiutare il suo popolo a superare la desolazione e la rassegnazione con richiami molto forti, usando nello stesso tempo parole di speranza e di consolazione. Si parla di legge, diritto, giustizia che sono realtà più desiderate dai popoli sottomessi e a lungo sognate. Ma c’è una novità per il popolo ebraico, nel senso che la salvezza riguarda tutti i popoli: bisogna solo continuare a credere alla giustizia di Dio che durerà per sempre. Anche il nostro tempo ha bisogno di ritrovare questa fiducia: ha bisogno di riscoprire l’attenzione verso quanti lottano hanno bisogno di ricostruire le relazioni, di ristrutturarsi rinsaldando la fraternità, la coesione e il rispetto. Non scoraggiamoci di fronte all’insicurezza ma abbiamo fiducia nel Signore.


Preghiamo

Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
(Is 52,9)

Impegno Settimanale
Cosa dice a me la Parola di Gesù? Quali valori esprime Gesù nella sua parola e come possi farli miei?

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]