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Pietre e pane

22 Febbraio 2015

Is 57, 21-58, 4a / Sal 51 (50), 3-6b. 8. 11 / 2Cor 4, 16b-5, 9 / Mt 4, 1-11

 

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». (Mt 4,1-4)

 

Sta scritto”, “l’ha detto Dio padre”, é la sua Parola, é affidabile. Anche se la fame attanaglia Gesú e gli ricorda che é uomo tra gli uomini, carne con le sue implacabili necessitá, Lui non dubita dell’affidabilitá del Padre. Non cede alla tentazione di cercarsi da sé il pane. Sa che Dio Padre é Parola che sazia, mano providente, fonte di vita.

Si fida fino all’ultimo istante della vita, quando sará tentato di scendere dalla croce.

La fede di Gesú ci salva. In Lui, siamo anche noi Figli del Padre, ricolmi del suo Spirito di fede. Affrontiamo le prove della vita nella certezza che nulla “potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,38)

 

 

Preghiamo

 

Misericordioso e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Non è in lite per sempre,

non rimane adirato in eterno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati

e non ci ripaga secondo le nostre colpe. 

(Salmo 102)

 

Impegno settimanale

 

Ogni mattina affideró la mia giornata a Dio Padre. Durante il giorno, meno lamentele e piú ringraziamenti.