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Svuotò se stesso assumendo la condizione di servo

Domenica delle Palme

5 Aprile 2020

Is 52,13-53,12; Sal 87 (88); Eb 12,1b-3; Gv 11,55-12,11

Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. (Gv 12,3)

In questo gesto di Maria è racchiusa una tenerezza immensa, scolpita nello “spreco” di un profumo, come si dice nel Vangelo secondo Giovanni. Il protagonista del brano è proprio il profumo, immagine di Dio che per sua natura si dona. Questo profumo è segno di un amore che si dona, proprio come farà Gesù di lì a pochi giorni; Maria con questo gesto profuma tutta la casa: la parola “riempirsi”, usata in questo brano, è in greco la stessa che viene usata per “compiersi”. Il compimento non è altro che il raggiungimento del fine. Questo gesto richiama il dono di se stesso che Gesù fa; la casa di Betania, la casa del buio del cuore, la casa delle indecisioni, la casa di morte, è piena di Dio. Solo così la nostra casa sarà piena di profumo: donare amando.

Preghiamo

Se piace a Te, sia come a Te piace.
Da’ quello che vuoi e quando vuoi:
tu sai quello che è meglio.
Eccomi pronto a tutto.
Desidero vivere non per me, ma per te.
Dammi di pacificare in te il mio cuore.
In Te e in questa pace riposerò.
Amen.

(L’imitazione di Cristo)