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Acclamate al nostro re, il Signore

10 Agosto 2014

 

2Sam 12,1-13; Sal 31; 2Cor 4,5b-14; Mc 2,1-12

 

Davide prende coscienza del suo peccato: ‘Ho peccato contro il Signore’. Dio però perdona e Davide è preservato dalla morte. (2Sam 12)

 

Noi abbiamo un tesoro, ci dice l’apostolo Paolo, ma in vasi di creta, e questo allo scopo di convincere che la potenza della vita e della salvezza sta in Dio e nessun altro può vantarne il possesso.

Una fragile natura quella mortale, ma tale da poter accogliere la presenza della grazia che tutto dirige verso il disegno di Dio. Il paralitico che cammina rappresenta e conferma il potere di Cristo a ridare rettitudine all’anima, a perdonare le colpe e riportare alla pienezza della vita.

Dio solo perdona, ma l’intervento di Gesù coinvolge interamente la vita del paralitico non si limita solo ad una prodigiosa guarigione, ma alla piena salvezza.

 

Preghiamo col Salmo

 

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa

e coperto il pecato.

Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto

e nel cui spirito non è inganno.