Ne 6, 15 – 7, 3; Sal 121 (122); Lc 13, 6-9
Quando le mura furono riedificate e io ebbi messo a posto le porte, e i portieri, i cantori e i leviti furono stabiliti nei loro uffici, affidai il governo di Gerusalemme a Anàni, mio fratello, e ad Anania, comandante della cittadella, perché era un uomo fedele e temeva Dio più di tanti altri. (Ne 7,1-2)
L’opera di Neemia inizia a dare frutto, perché le mura di Gerusalemme sono riedificate. Questo non significa che tutto avvenga senza sforzo, oppure senza che ci siano oppositori: chi collabora all’opera del Signore sa che è necessario essere sempre vigilanti, non abbandonarsi a un vago provvidenzialismo, ma impegnarsi giorno per giorno affinché la sua opera non vada dispersa.
Preghiamo
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme
dal Salmo 121 (122)