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L’amore disseta il cuore

Giovedì della II settimana di Quaresima

29 Febbraio 2024

Gen 16,1-15; Sal 118 (119); Pr 6,20-29; Mt 6,1-6

State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo. (Mt 6,1.6)

Nella cultura araba, l’apparenza è importante. Le preghiere sono riti da compiere in stanza o in pubblico. Il digiuno e l’elemosina sono un’istituzione dell’Islam. C’è una diversità tra i musulmani e noi nel nostro pregare, digiunare e fare la carità. Gesù insegna ad avere il cuore come punto di partenza, punto da raggiungere nell’altro e punto d’arrivo. Se la nostra condotta è priva di un rapporto col Padre nel segreto del cuore, è come accreditare in banca il nostro orgoglio. Questo però non significa che la fede diventi un affare privato: la nostra fede deve essere una realtà pubblica, familiare e comunitaria. Gesù oggi ci dice: “Non abbiate paura di professare e vivere la vostra fede in pubblico, ma non fatelo per essere ammirati o lodati dagli uomini”.

Preghiamo

Signore, togli da me ogni orgoglio in ciò che dico e faccio,
allontana da me ogni ipocrisia.
Donami un cuore che non abbia paura
di testimoniare in pubblico
che sono cristiano e tuo discepolo.