Ez 16, 1. 3a-3b. 44-47. 57b-63; Sal 79 (80); Os 1, 6 – 2, 2; Mt 19, 23-30
«Tu stai scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Oracolo del Signore Dio. Poiché così dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, perché hai disprezzato il giuramento infrangendo l’alleanza. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole, che io darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio. (Ez 19, 58-63)
Grazie al profeta Ezechiele si può ribadire che lo stile di Dio non segue la logica umana: egli non ripaga secondo la stessa misura il male compiuto, è all’origine dell’alleanza con Israele e la vuole mantenere nonostante le infedeltà.
Quel comportamento non annulla la libertà umana, togliendole rilievo, ma la provoca a un livello più profondo: di fronte alla misericordia divina, non prevedibile secondo le nostre unità di misura, si può considerare la pochezza del proprio peccato e pentirsene, in quanto si è messi di fronte a una possibilità totalmente nuova e non considerata, quella di definire ogni relazione a partire dall’amore.
Preghiamo
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
dal Salmo 79 (80)

