Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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San Luca evangelista

18 Ottobre 2025

ALL’INGRESSO  
Come sono belli sui monti
i passi del messaggero che annuncia la pace,
che reca la buona novella,
che proclama la salvezza!

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo nel suo Vangelo il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuore solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA At 1, 1-8
Lettura degli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».

SALMO Sal 88 (89)

Annuncerò ai fratelli la salvezza del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi? R

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. R

EPISTOLA Col 4, 10-16. 18
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi

Fratelli, vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza – e Gesù, chiamato Giusto. Di coloro che vengono dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di conforto. Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. Io do testimonianza che egli si dà molto da fare per voi e per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. Salutate i fratelli di Laodicèa, Ninfa e la Chiesa che si raduna nella sua casa. E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. Il saluto è di mia mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.

VANGELO Lc 10, 1-9
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

DOPO IL VANGELO  
Nel nostro Dio
abbiamo osato annunciarvi il Vangelo
in mezzo a molte tribolazioni.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
L’intercessione dell’evangelista san Luca ottenga al tuo popolo, o Dio, di pregarti con fiducia e di essere esaudito con gioia.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Concedi ai tuoi fedeli, o Padre, di servire santamente al tuo altare perché il sacrificio che ti offriamo nella festa di san Luca ci meriti la guarigione dello spirito e il dono della vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio di sapienza infinita. Tu hai voluto che i santi misteri di Cristo, tuo Figlio, principio di redenzione e di vita, fossero conosciuti mediante le Scritture divine per opera di uomini illuminati dallo Spirito Santo. Così le parole e i gesti del Salvatore, affidàti alle pagine immortali dei vangeli, sono consegnati alla Chiesa e diventano seme fecondo che nei secoli germina frutti di grazia e di gloria. Formàti a questa scuola mirabile, ci uniamo lieti ai cori degli angeli e dei santi e ti eleviamo concordi l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Non mi vergogno del Vangelo,
potenza di Dio
per la salvezza di chiunque crede.

ALLA COMUNIONE  
Il Signore mandò i suoi discepoli
ad annunciare in ogni luogo:
«È vicino a voi il regno di Dio».

DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, il dono ricevuto alla tua mensa ci santifichi e ci confermi nella fedeltà al Vangelo, che san Luca ha trasmesso alla tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen

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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della Dedicazione del Duomo di Milano chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 24-29
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne il Signore Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

ORAZIONE
Dio salvatore e Padre, che nella risurrezione del Figlio tuo hai spezzato la schiavitù del demonio e hai dato origine a un popolo nuovo, dona ai tuoi servi di custodire con cuore fedele la gioia di una libertà così grande. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Seguono le letture della liturgia domenicale