ALL’INGRESSO
Chi ha mani innocenti e cuore puro
salirà sul monte del Signore
e abiterà nel suo santuario.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, principio di ogni bene, che in san Luigi [Gonzaga] hai unito in modo mirabile austerità e candore, concedi che, in virtù dei suoi meriti, se non lo abbiamo imitato nell’innocenza, lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Lv 8, 1-13
Lettura del libro del Levitico
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Prendi Aronne insieme ai suoi figli, le vesti, l’olio dell’unzione, il giovenco del sacrificio per il peccato, i due arieti e il cesto dei pani azzimi; convoca tutta la comunità all’ingresso della tenda del convegno». Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata all’ingresso della tenda del convegno. Mosè disse alla comunità: «Questo il Signore ha ordinato di fare». Mosè fece accostare Aronne e i suoi figli e li lavò con acqua. Poi rivestì Aronne della tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il manto, gli mise l’efod e lo cinse con la cintura dell’efod, con la quale lo fissò. Gli mise anche il pettorale, e nel pettorale pose gli urìm e i tummìm. Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la lamina d’oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Poi Mosè prese l’olio dell’unzione, unse la Dimora e tutte le cose che vi si trovavano e così le consacrò. Fece con esso sette volte l’aspersione sull’altare, unse l’altare con tutti i suoi accessori, il bacino con il suo piedistallo, per consacrarli. Versò l’olio dell’unzione sul capo di Aronne e unse Aronne, per consacrarlo. Poi Mosè fece avvicinare i figli di Aronne, li vestì di tuniche, li cinse con le cinture e legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
SALMO Sal 94 (95)
Venite, acclamiamo al Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R
Perché grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti. R
Suo è il mare, è lui che l’ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. R
EPISTOLA Eb 5, 7-10
Lettera agli Ebrei
Fratelli, nei giorni della sua vita terrena Cristo offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek.
VANGELO Lc 4, 16b-22b
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Secondo il suo solito, di sabato, il Signore Gesù entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
DOPO IL VANGELO
Per la mia integrità tu mi sostieni, Signore,
mi accogli alla tua presenza per sempre.
Stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, il fuoco di carità, che infiammò san Luigi, gli fece compiere in brevi anni una lunga vita di perfezione; fa’ che, incitati dal suo esempio e sostenuti dalla sua preghiera, possiamo accrescere la nostra virtù e il merito di gloria eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Concedi, o Padre, che, sull’esempio di san Luigi, possiamo entrare al convito del cielo rivestiti dell’abito nuziale e fa’ che dalla partecipazione a questo santo mistero riprendiamo il cammino della vita arricchiti dei tuoi doni di grazia.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te, o Padre, l’inno di benedizione e di lode. Cristo Signore nostro, fiore purissimo nato dalla Vergine Maria, con la parola e con la vita esaltò lo stato verginale come attesa del mondo futuro, segno e primizia del tuo regno eterno. Liberamente aderì in tutto al tuo volere e, facendosi obbediente fino alla morte, si offrì per noi in sacrificio perfetto a te gradito. Egli consacrò al servizio della tua gloria quelli che per tuo amore abbandonano ogni cosa, promettendo loro un tesoro inestimabile nei cieli. E noi, uniti alla schiera degli angeli e dei santi che contemplano il tuo volto, cantiamo con esultanza l’inno della tua lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
In verità vi dico:
«Voi che avete lasciato ogni cosa
E mi avete seguito,
riceverete cento volte tanto
e avrete in eredità la vita eterna».
ALLA COMUNIONE
Il Signore ci ha dato il pane del cielo,
l’uomo ha mangiato il pane degli angeli.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai saziato con il pane degli angeli, donaci di servirti con carità e purezza e, sull’esempio di san Luigi, di vivere in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore. Amen
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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della II domenica dopo Pentecoste
VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 1-8
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca
Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole.
ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che nella Pasqua del tuo Figlio hai offerto agli uomini il patto della riconciliazione e della pace, donaci di testimoniare nella vita il mistero che celebriamo nella fede.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Seguono le letture della liturgia domenicale

