ALL’INGRESSO
Venite, adoriamo:
prostriamoci a colui che ci ha creato
perché è nostro Signore e nostro Dio.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Mostra ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi operati dal tuo braccio; vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Nm 9, 15-23
Lettura del libro dei Numeri
Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, dalla parte della tenda della Testimonianza; alla sera ci fu sulla Dimora come un’apparizione di fuoco fino alla mattina. Così avveniva sempre: la nube la copriva e di notte aveva l’aspetto del fuoco. Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, subito gli Israeliti si mettevano in cammino, e nel luogo dove la nube si posava, là gli Israeliti si accampavano. Sull’ordine del Signore gli Israeliti si mettevano in cammino e sull’ordine del Signore si accampavano. Tutti i giorni in cui la nube restava sulla Dimora essi rimanevano accampati. Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. Avveniva che la nube rimanesse pochi giorni sulla Dimora: essi all’ordine del Signore rimanevano accampati e all’ordine del Signore levavano le tende. E avveniva che, se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava, allora levavano le tende. O se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti rimanevano accampati e non partivano; ma quando si alzava, levavano le tende. All’ordine del Signore si accampavano e all’ordine del Signore levavano le tende, e osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l’ordine dato dal Signore per mezzo di Mosè.
SALMO Sal 104 (105)
Guida e proteggi il tuo popolo, Signore.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R
Fece uscire il suo popolo con argento e oro;
nelle tribù nessuno vacillava.
Quando uscirono, gioì l’Egitto,
che era stato colpito dal loro terrore.
Distese una nube per proteggerli
e un fuoco per illuminarli di notte. R
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.
Ha dato loro le terre delle nazioni
e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,
perché osservassero i suoi decreti
e custodissero le sue leggi. R
VANGELO Lc 6, 6-11
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
Un altro sabato il Signore Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
DOPO IL VANGELO
I cieli narrano la gloria di Dio
e l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il Signore parla e tutto è creato,
egli comanda e ogni essere vive.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Verso le tue creature, o Dio, tu preferisci la misericordia allo sdegno; vedi quanto siamo deboli e incerti e fa’ prevalere sulla nostra povertà la luce e la forza della tua grazia.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Ci vengono dalla tua generosità, o Padre, i doni che ora ti offriamo; accoglili con bontà e trasformali nei tuoi santi misteri perché sostengano la nostra quotidiana esistenza e ci conducano alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esaltarti sempre, qui e in ogni luogo, Dio onnipotente e santo.
Da te riceviamo l’esistenza, la forza di agire e la grazia di vivere, e così tu dimostri ogni giorno il tuo amore di Padre. Già in questa fuggevole vita ci assicuri e ci anticipi il possesso della ricchezza eterna e, donandoci le primizie dello Spirito che ha risuscitato dai morti Cristo Signore, ci serbi nella viva speranza di partecipare alla gloria senza fine.
Gioiosi per questa certezza, uniti al canto perenne degli angeli, ti eleviamo l’inno di riconoscenza e di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Annuncerò, o Dio, le tue gesta mirabili,
gioisco in te ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo.
ALLA COMUNIONE
Tu mi rallegri, o Dio, con le tue meraviglie,
della tua grazia è piena la terra,
esulto per l’opera delle tue mani.
La tua magnificenza si innalza sui cieli,
e di gloria e di onore hai coronato l’uomo.
DOPO LA COMUNIONE
Abbiamo ricevuto, o Padre, i doni del sacro mistero; la celebrazione che il tuo Figlio ci ha comandato di compiere in sua memoria sia efficace soccorso alla nostra debolezza e ci conservi nella comunione con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

