Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Sabato della III settimana di Quaresima

29 Marzo 2025

ALL’INGRESSO  
«Io sono la luce del mondo – dice il Signore –.
Chi mi segue non camminerà nella tenebra
ma avrà la luce della vita».
Gesù Signore, a te veniamo per camminare lungo i tuoi sentieri.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che ai tuoi fedeli offri senza fine il valore e la forza degli eventi di salvezza che sono chiamati a rivivere, apri i nostri cuori ai tuoi misteri perché la grazia della redenzione possa colmarli.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Oppure:

Ascolta, o Dio, i figli che ti supplicano e conservaci la tua benevolenza; e, mentre noi ti riconosciamo con gioia creatore e Padre, rinnovaci nella tua grazia e serbaci nella nostra novità battesimale.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Ez 20, 2-11
Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, parla agli anziani d’Israele e di’ loro: Così dice il Signore Dio: Venite voi per consultarmi? Com’è vero che io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio. Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell’uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. Di’ loro: Così dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzando la mano giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nella terra d’Egitto e alzando la mano giurai per loro dicendo: “Io sono il Signore, vostro Dio”. Allora alzando la mano giurai di farli uscire dalla terra d’Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre. Dissi loro: “Ognuno getti via gli abomini che sono sotto i propri occhi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio”. Ma essi mi si ribellarono e non vollero ascoltarmi: non gettarono via gli abomini dei propri occhi e non abbandonarono gli idoli d’Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di loro la mia ira, in mezzo al paese d’Egitto. Ma agii diversamente per onore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei fatti uscire dalla terra d’Egitto sotto i loro occhi. Così li feci uscire dall’Egitto e li condussi nel deserto; diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere le mie norme, perché colui che le osserva viva per esse».

SALMO Sal 105 (106)

Salvaci, Signore, nostro Dio.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie,
non si ricordarono della grandezza del tuo amore
e si ribellarono presso il mare, presso il Mar Rosso. R

Ma Dio li salvò per il suo nome,
per far conoscere la sua potenza.
Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
e furono abbattuti per le loro colpe. R

Ma egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore. R

Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. R

EPISTOLA 1Ts 2, 13-20
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

Fratelli, rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti. Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei. Costoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini. Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l’ira è giunta al colmo. Quanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto. Perciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito. Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!

VANGELO Mc 6, 6b-13
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Il Signore Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

DOPO IL VANGELO  
Signore, a te si volge la preghiera
nel tempo della tua benevolenza.
Ascoltaci, nella tua misericordia,
per la fedeltà della tua salvezza.
Non respingermi, Signore, dal tuo volto,
non privarmi del tuo spirito di santità.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Supplichiamo, o Dio, la tua bontà infinita: aiutaci a compiere le opere che ci comandi e a ottenere i frutti che ci prometti.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
O Dio onnipotente, il sacrificio che ti offriamo in questo tempo di penitenza, ti renda graditi i nostri cuori e infonda in noi la forza di più generose rinunce e di un amore più grande verso i nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro.
Con la luce della fede egli ha dissipato le tenebre del mondo e nel mistero dell’incarnazione ha illuminato il genere umano, nato da Eva, prima madre, nella cecità del peccato. Così rese figli di Dio per adozione quelli che, a causa del loro peccato, vivevano da schiavi.
Memori di questo dono, con gli angeli e con i santi eleviamo senza fine a te, o Padre, l’inno di riconoscenza e di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Il Signore ha redento il suo popolo, lo ha liberato
e ne ha fatto il regno del suo dilettissimo Figlio.
«Il mio popolo – dice il Signore –
sarà saziato dei miei beni:
venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che vi ho preparato
perché abbiate la vita».

ALLA COMUNIONE  
Mi insegnerai le strade della vita,
mi darai la pienezza della gioia, Signore.
Per il Sangue di Cristo ci riscatterai,
i peccati saranno perdonati per la ricchezza del suo dono.

DOPO LA COMUNIONE
A noi che abbiamo partecipato al Corpo e al Sangue di Cristo dona, o Dio onnipotente, di essere sempre inseriti come tralci fecondi in lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della domenica del Cieco (IV di Quaresima)

LETTURA VIGILIARE Mt 17, 1b-9
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

ORAZIONE
O Dio, creatore del prodigio stupendo della luce, rischiara le nostre tenebre interiori e con lo splendore della tua grazia da’ vigore e speranza ai tuoi fedeli.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Seguono le letture della liturgia domenicale