ALL’INGRESSO
Immenso, o Dio, è l’amore che la tua promessa rivela,
e chi può comprenderlo?
Tu hai detto: «Non voglio la morte del peccatore,
ma che si converta e viva»
e hai chiamato a conversione la cananea e il pubblicano.
Tu sei l’altissimo Dio, longanime e pronto al perdono,
tu hai pazienza con noi peccatori.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Donaci, o Dio misericordioso, di accogliere questi santi giorni di quaresima con disponibilità di figli e di prepararci alla grazia pasquale con opere di amore.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
GENESI 3, 1-8
Lettura del libro della Genesi
In quei giorni. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
SALMO Sal 118 (119), 1-8
Beato chi è fedele alla legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R
Non commette certo ingiustizie
e cammina nelle sue vie.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente. R
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.
Non dovrò allora vergognarmi,
se avrò considerato tutti i tuoi comandi. R
Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai. R
PROVERBI 3, 1-10
Lettura del libro dei Proverbi
Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, perché lunghi giorni e anni di vita e tanta pace ti apporteranno. Bontà e fedeltà non ti abbandonino: légale attorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza; riconoscilo in tutti i tuoi passi ed egli appianerà i tuoi sentieri. Non crederti saggio ai tuoi occhi, temi il Signore e sta’ lontano dal male: sarà tutta salute per il tuo corpo e refrigerio per le tue ossa. Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; i tuoi granai si riempiranno oltre misura e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
VANGELO Mt 5, 13-16
Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
DOPO IL VANGELO
Il Signore è pietoso, perdona la colpa,
perdona e non distrugge.
Molte volte ha trattenuto la sua ira
e ha placato il suo sdegno,
ricordando che l’uomo è fragile carne,
un soffio che va e che non ritorna.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio clemente, il tuo popolo progredisca nel dono di sé, libero e pieno, e arrivi con la tua guida ad avere parte della tua salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
O Dio, guarda con amore i doni offerti sul tuo altare perché ottengano a noi larghezza di perdono e rendano gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Cristo Signore nostro rese sacro questo tempo quando per quaranta giorni e quaranta notti non cedette a tentazione di pane, piuttosto volle la nostra salvezza; più che il nutrimento bramò la santità dei nostri cuori. Suo cibo è la liberazione dei popoli, suo cibo è fare la volontà del Padre. Così ci ha insegnato a preferire agli alimenti terreni il sostentamento che viene dalle divine Scritture. Attenti e docili alla sua parola, uniti agli angeli e ai santi, con voce unanime cantiamo l’inno della tua gloria: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Sii buono, o Signore, con noi tue creature
Perché siamo fatti di terra.
Le tue mani ci hanno plasmato,
con il tuo Sangue ci hai riscattato.
Rinnovandosi il mistero pasquale, ti chiediamo:
«Aiutaci e abbi pietà di noi».
ALLA COMUNIONE
O Misericordioso, tu non ci hai respinto
quando ti abbiamo invocato nel dolore,
ma sei venuto a salvare il tuo popolo
nell’ora della redenzione;
sei re, e liberi i prigionieri,
sei medico, e guarisci i malati,
sei pastore, e rintracci gli erranti;
per chi dispera, sei tu la via della speranza.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio onnipotente, che in questa celebrazione ci hai nutrito del pane di vita, donaci di raggiungere pienamente la salvezza di cui ci ha fatto partecipi il tuo amore infinito.
Per Cristo nostro Signore. Amen

