ALL’INGRESSO
Hai promulgato, o Dio,
i tuoi precetti da custodire fedelmente;
che la mia vita si compia osservando la tua volontà.
È dolce il tuo giogo, o umile Signore,
il tuo carico è lieve, o mite Salvatore.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio clemente e fedele, che crei l’esistenza dell’uomo e la rinnovi, guarda con favore al popolo che ti sei eletto e chiama, senza mai stancarti, alla tua alleanza nuove generazioni perché, secondo la tua promessa, si allietino di ricevere in dono quella dignità di figli di Dio che supera, oltre ogni speranza, le possibilità della loro natura.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
oppure:
La tua grazia, o Dio di santità, discenda come soave rugiada sui nostri cuori e ci doni di accostarci ai tuoi misteri con animo puro, perché nelle solenni celebrazioni di questi giorni ti possiamo offrire un più degno servizio.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Dt 6, 4-9
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè parlò al popolo dicendo: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».
SALMO Sal 77 (78)
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri.
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. R
Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele,
che ha comandato ai nostri padri
di far conoscere ai loro figli. R
Perché la conosca la generazione futura,
i figli che nasceranno.
Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi. R
EPISTOLA Ef 6, 10-19
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo.
VANGELO Mt 11, 25-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, “e troverete ristoro per la vostra vita”. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
DOPO IL VANGELO
Dio, custodisci e santifica il tuo popolo.
Signore, siamo divisi: rendici uniti!
Libera chi è schiavo dei tuoi nemici,
perché tutti sappiano che sei il nostro Dio.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che rinnovi il mondo con misteri ineffabili, fa’ crescere la tua Chiesa secondo gli eterni disegni e non lasciarle mancare mai il tuo aiuto nel tempo.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
O Dio vivo e vero, che nel Battesimo rinnovi per la vita eterna quanti professano la fede nel tuo nome, accetta i doni e le preghiere dei tuoi figli che in te ripongono ogni speranza; esaudisci i loro giusti desideri e concedi il perdono delle colpe.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta celebrarti sempre, qui e in ogni luogo, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
In questo tempo di grazia tu non ti stanchi di illuminare i tuoi figli con l’annuncio gioioso della salvezza e di sostenerli con la tua misericordia perché conoscano la tua legge di vita e abbiano forza di compierla con amore.
Riconoscenti per questo tuo dono, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te un inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Tu che conosci i segreti dei cuori
lavami nel tuo Sangue dalla colpa.
Signore, dammi tempo di pentirmi
e di invocare: «Ho peccato, perdonami».
ALLA COMUNIONE
Piegàti dalla fatica, veniamo a te, Signore:
ristora il tuo popolo.
Da’ la tua vita alle anime nostre
Perché diventiamo tuoi figli.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, Padre santo, il mistero cui abbiamo partecipato ci doni di rivivere la passione redentrice e di condividere la gloria di Cristo risorto.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della Domenica delle Palme
LETTURA VIGILIARE Gv 2, 13-22
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e il Signore Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
ORAZIONE
Con lo splendore della tua grazia, o Signore, illumina noi che celebriamo la festività odierna con fede e venerazione.
Tu che sei Dio, e vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Seguono le letture della liturgia domenicale

