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Sabato della settimana della IV Domenica dopo l’Epifania

Memoria delle sante Perpetua e Felicita, martiri

7 Febbraio 2026

ALL’INGRESSO  
Questi discepoli fedeli di Cristo
sono giunti alla palma del martirio,
morendo per il Signore.
I santi nella fede conquistarono regni,
operarono la giustizia,
conseguirono i beni promessi.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai sostenuto santa Perpetua e santa Felicita con la forza invincibile della tua carità e le hai rese intrepide di fronte ai persecutori, concedi anche a noi di perseverare nella fede e di crescere nel tuo amore.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen  

LETTURA Es 25, 1-9
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè dicendo: «Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un contributo. Lo raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore. Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e bronzo, tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, pelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia, olio per l’illuminazione, balsami per l’olio dell’unzione e per l’incenso aromatico, pietre di ònice e pietre da incastonare nell’efod e nel pettorale. Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi».

SALMO Sal 96 (97)

Tu sei l’Altissimo su tutta la terra.

Si vergognino tutti gli adoratori di statue
e chi si vanta del nulla degli idoli.
A lui si prostrino tutti gli dèi!
Ascolti Sion e ne gioisca,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi, Signore. R

Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi. R

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo. R

EPISTOLA Eb 7, 28 – 8, 2
Lettera agli Ebrei

Fratelli, la Legge costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito.

VANGELO Gv 14, 6-14
Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

DOPO IL VANGELO  
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
e non le vincerà nessun tormento.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono oppressioni,
la loro speranza è piena di immortalità.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Donaci, o Dio, la gioia di vedere esaudite le nostre preghiere: rendici desiderosi e capaci di collaborare all’edificazione della tua Chiesa con la stessa costanza nella fede delle sante martiri Perpetua e Felicita che veneriamo e invochiamo nella memoria della loro gloriosa passione.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti presentiamo, o Padre, le nostre offerte nel solenne ricordo delle tue sante martiri Perpetua e Felicita che nessuna prova riuscì a separare dall’amore di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, e celebrare le meraviglie da te compiute nelle martiri Perpetua e Felicita. Prima di fondare l’universo per la tua gloria eterna, tu le predestinasti a manifestare agli uomini il tuo amore che salva. Su queste tue sante effondesti in tale misura lo Spirito che superarono la fragilità della carne e affrontarono con serena fortezza la morte. Uniti a queste tue serve beate e a tutte le creature felici del cielo, eleviamo a te, o Padre, unico Dio col Figlio e con lo Spirito Santo, l’inno della lode perenne: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Ecco i vincitori, gli amici di Dio,
che sprezzando i comandi dei tiranni
meritarono il premio eterno e ora, coronati,
ricevono la palma della vittoria.
Hanno lavato le loro vesti nel Sangue dell’Agnello
e lo seguono dovunque egli vada.

ALLA COMUNIONE
Rallegratevi, martiri di Cristo,
rallegratevi ed esultate
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci nutri del pane di vita e ci unisci nell’unico corpo di Cristo, fa’ che sull’esempio delle tue martiri Perpetua e Felicita possiamo superare ogni prova e crescere nella fede e nella comunione d’amore con Gesù, tuo Figlio. Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della penultima domenica dopo l’Epifania detta «della divina clemenza»

VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13-35
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca

In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. [Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.] Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

ORAZIONE
Dio forte e clemente, che hai portato a compimento nella verità i presagi e le antiche figure della salvezza, e hai colmato della grazia divina i nostri riti sacramentali, esaudisci la preghiera della Chiesa, che vivendo nel mondo ti implora di conformarsi sempre più intimamente al Signore Gesù, vincitore della morte, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Seguono le letture della liturgia domenicale