ALL’INGRESSO
Lieta è la vita, Signore, e finisce.
Il tuo giudizio è tremendo, e rimane.
Lasciamo dunque un amore insicuro,
considerando l’eterno destino;
leviamo un grido: «Pietà di noi tutti».
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Cresca, o Dio, nei tuoi servi la fede nella parola di salvezza e si manifesti in una vita rinnovata con opere animate dall’amore.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
GENESI 24, 58-67
Lettura del libro della Genesi
In quei giorni. Il fratello e la madre chiamarono dunque Rebecca e le dissero: «Vuoi partire con quest’uomo?». Ella rispose: «Sì». Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. Benedissero Rebecca e le dissero: «Tu, sorella nostra, diventa migliaia di miriadi e la tua stirpe conquisti le città dei suoi nemici!». Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, salirono sui cammelli e seguirono quell’uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì. Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roì; abitava infatti nella regione del Negheb. Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. E disse al servo: «Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì. Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.
SALMO Sal 118 (119), 89-96
La tua parola, Signore, è stabile per sempre.
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. R
Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia delizia,
davvero morirei nella mia miseria. R
Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti. R
I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il confine:
l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita. R
PROVERBI 16, 1-6
Lettura del libro dei Proverbi
Figlio mio, all’uomo appartengono i progetti del cuore, ma dal Signore viene la risposta della lingua. Agli occhi dell’uomo tutte le sue opere sembrano pure, ma chi scruta gli spiriti è il Signore. Affida al Signore le tue opere e i tuoi progetti avranno efficacia. Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine e anche il malvagio per il giorno della sventura. Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito. Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, ma con il timore del Signore si evita il male.
VANGELO Mt 7, 1-5
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
DOPO IL VANGELO
Il Signore ha promesso al suo popolo:
«Li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò di vero cuore,
allontanerò da loro il mio sdegno».
Il Signore sarà come rugiada per Israele;
il suo popolo fiorirà come un giglio,
si farà robusto come un cedro del Libano.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Accogli con misericordia, o Dio, i nostri voti e, poiché riceviamo i tuoi doni nella tribolazione, fa’ che ne sentiamo conforto, crescendo
nell’amore filiale.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Ti sia gradita, o Dio giusto e buono, l’offerta del tuo popolo; non lasciarci ingannare dai piaceri deludenti del mondo, liberaci da ogni contagio del male e guidaci al premio della verità eterna, secondo la tua promessa.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, che in Gesù Cristo elargisci al mondo ogni bene.
È giusto glorificarti per gli aiuti del passato e supplicarti per le grazie future; è bello manifestare riconoscenza dei benefici ricevuti per attendere con animo meno indegno i doni che da te ancora speriamo.
Con questa fiducia nel cuore, uniti agli angeli e ai santi, tutti insieme inneggiamo alla tua gloria: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Signore, se ti sdegnerai contro di noi,
chi verrà in nostro aiuto?
Chi avrà pietà delle nostre miserie?
Hai chiamato a conversione la cananea e il pubblicano,
hai accolto le lacrime di Pietro:
accogli pietoso, Gesù,
anche il nostro pentimento
e salvaci, Salvatore del mondo.
ALLA COMUNIONE
La nostra carne è debole,
Signore, siamo feriti, ricorriamo a te.
Tu che venisti a risanare i cuori pentiti,
accoglici: chiediamo di guarire.
DOPO LA COMUNIONE
Ora che ci hai largamente saziato del tuo dono mirabile, serbaci, o Dio nostro, nel possesso della tua vita divina.
Per Cristo nostro Signore. Amen

