ALL’INGRESSO
Il mistero nascosto da secoli e da generazioni
ora è stato manifestato ai santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza
di questo mistero tra gli uomini.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, fonte di luce e di grazia, che illuminasti san Tommaso [d’Aquino] in modo mirabile e singolare con il carisma della tua sapienza, a quelli che sono chiamati a studiare e a insegnare concedi l’amore sincero e orante della ricerca perché possano trasmettere fedelmente agli altri la verità contemplata, a edificazione della tua Chiesa.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Sir 44, 1; 48, 1-14
Lettura del libro del Siracide
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo. Appena Elia fu avvolto dal turbine, Eliseo fu ripieno del suo spirito; nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.
SALMO Sal 77 (78)
Splendido tu sei, o Signore.
Peccarono ancor
e non ebbero fede nelle sue meraviglie.
Allora consumò in un soffio i loro giorni
e i loro anni nel terrore.
Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a Dio. R
Ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore;
lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza. R
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore;
ricordava che essi sono di carne,
un soffio che va e non ritorna. R
VANGELO Mc 4, 26-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
DOPO IL VANGELO
La bocca del giusto proclama la sapienza
e la sua lingua esprime la giustizia.
La legge del suo Dio è nel suo cuore.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che in san Tommaso hai dato alla tua Chiesa un modello sublime di santità e di dottrina, dona anche a noi la luce per comprendere la tua parola e la forza di tradurla nella vita. Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Celebriamo, o Dio, la memoria del Figlio tuo immolato per noi e, seguendo l’esempio di san Tommaso, ti presentiamo le nostre umili offerte perché tu le accolga e le ridoni ai tuoi figli trasformate in pegno di eterna salvezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, o Padre, esaltare il tuo disegno sorprendente di grazia, che ha donato alla Chiesa come guida e maestro della fede il santo dottore Tommaso.
Lasciando ricchezze e onori umani, egli custodì intatto il suo cuore e accolse senza riserve la luce del tuo Verbo, per offrire ai fratelli con profondità singolare e chiarezza mirabile la verità appassionatamente contemplata. Nulla preferì alla sapienza cristiana e, nulla stimando più gioioso e più alto, ne scelse lo studio e l’annuncio con l’impegno assoluto di tutta la vita. Al Signore Gesù volse tutto il suo amore: lo cercò nella fatica delle veglie, esplorò con intelligenza affettuosa la luminosa bellezza dei suoi misteri; lui solo desiderò come premio.
Ammaestràti dalla sua dottrina e dal suo esempio, con animo grato e devoto ora ci uniamo ai cori celesti per elevarti, o Padre, l’inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Da te sgorga la fonte della vita;
nella tua luce, Signore, vediamo la luce.
ALLA COMUNIONE
«Chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
– dice il Signore –, ma avrà la luce della vita».
DOPO LA COMUNIONE
O Dio d’amore, che a noi, pellegrini sulla terra, hai dato in nutrimento il pane degli angeli, ascolta la nostra supplica: come san Tommaso per le sue diuturne fatiche non desiderò premio diverso dal Signore Gesù, così il nostro cuore trovi sempre la sua pace nello stesso tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen