Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Penultima Domenica dopo l’Epifania

detta "della Divina Clemenza"

8 Febbraio 2026

ALL’INGRESSO  
Dalla mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha ascoltato.
Ho gridato dal fondo dell’abisso e tu, o Dio,
hai udito la mia voce.
So che tu sei un Dio clemente,
paziente e misericordioso,
e perdoni nostri peccati.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA  
O Dio, che apri sempre le braccia a chi si affida alla tua bontà paterna, guida misericordioso i nostri passi perché, camminando sulla strada del tuo volere, ci sia dato di non smarrirci lontano dalla fonte della vita.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Bar 1, 15a; 2, 9-15a
Lettura del profeta Baruc

Direte in quei giorni: «Il Signore ha vegliato su questi mali e li ha mandati sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandato, mentre noi non abbiamo dato ascolto alla sua voce, camminando secondo i decreti che aveva posto davanti al nostro volto. Ora, Signore, Dio d’Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall’Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome, qual è oggi, noi abbiamo peccato, siamo stati empi, siamo stati ingiusti, Signore, nostro Dio, verso tutti i tuoi comandamenti. Allontana da noi la tua collera, perché siamo rimasti pochi in mezzo alle nazioni fra le quali tu ci hai dispersi. Ascolta, Signore, la nostra preghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovare grazia davanti a coloro che ci hanno deportati, perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore, nostro Dio».

SALMO Sal 105 (106)

Rendete grazie al Signore,
il suo amore è per sempre.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie. R

Non si ricordarono della grandezza del tuo amore
e si ribellarono presso il mare, presso il Mar Rosso.
Ma Dio li salvò per il suo nome,
per far conoscere la sua potenza. R

Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
e furono abbattuti per le loro colpe;
ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. R

Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore.
Salvaci, Signore Dio nostro, radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo. R

EPISTOLA Rm 7, 1-6a
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O forse ignorate, fratelli – parlo a gente che conosce la legge – che la legge ha potere sull’uomo solo per il tempo in cui egli vive? La donna sposata, infatti, per legge è legata al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è liberata dalla legge che la lega al marito. Ella sarà dunque considerata adultera se passa a un altro uomo mentre il marito vive; ma se il marito muore ella è libera dalla legge, tanto che non è più adultera se passa a un altro uomo. Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla Legge per appartenere a un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio. Quando infatti eravamo nella debolezza della carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo.

VANGELO Gv 8, 1-11
Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

DOPO IL VANGELO  
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,
il quale ci conforta in ogni nostra tribolazione.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che solo sei buono e fonte di bontà inesauribile, fa’ che alla verità del tuo sguardo non abbiamo mai ad apparire indegni e ingrati dei benefici della tua clemenza.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
L’offerta di questo sacrificio, o Dio di misericordia, ci purifichi da ogni male e sostenga sempre la nostra debolezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Secondo la sua parola di verità, fedele alla sua promessa, il Signore Gesù, immolandosi, divenne pontefice eterno; unico sacerdote senza macchia, non ottenne per sé la remissione delle colpe, ma, vero agnello del sacrificio pasquale, lavò nel suo Sangue il peccato del mondo. Per questo esulta di gioia ineffabile tutta la terra e gli angeli inneggiano in cielo, senza fine cantando la tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Dio ci dimostra il suo amore perché,
quando eravamo peccatori,
Cristo morì per noi.

ALLA COMUNIONE  
Per amore e misericordia tu ci hai redento, Signore.
Ci hai sorretto e fatto crescere nel tempo,
giorno dopo giorno,
perché sei il nostro Padre e Salvatore che vivi nei secoli.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio di misericordia, che in questa partecipazione alla tua mensa ci hai dato la grazia del perdono, fa’ che in avvenire con il tuo aiuto evitiamo ogni peccato e ti serviamo con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Amen