ALL’INGRESSO
Il Signore è vicino, corriamogli incontro, dicendo:
«Grande sarà il tuo dominio!
Il tuo regno non avrà fine, o Dio potente,
Signore, principe della pace».
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Noi siamo ancora, o Dio, stranieri e pellegrini sulla terra, ma tu sorreggi la nostra incostanza perché la fiducia nella gloria sperata sia viva sino alla fine, quando lieti e rasserenàti entreremo nel tuo riposo.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
EZECHIELE 9, 1-11
Lettura del profeta Ezechiele
In quei giorni. Una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c’era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all’altare di bronzo. La gloria del Dio d’Israele, dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l’uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non abbia pietà, non abbiate compassione. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: non toccate, però, chi abbia il tau in fronte. Cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. Disse loro: «Profanate pure il tempio, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città. Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo. Mi gettai con la faccia a terra e gridai: «Ah! Signore Dio, sterminerai quanto è rimasto d’Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?». Mi disse: «L’iniquità d’Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: “Il Signore ha abbandonato il paese; il Signore non vede”. Ebbene, neppure il mio occhio avrà pietà e non avrò compassione: farò ricadere sul loro capo la loro condotta». Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, venne a rendere conto con queste parole: «Ho fatto come tu mi hai comandato».
SALMO Sal 85 (86)
Tu sei buono, Signore, e perdoni.
Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore,
perché tema il tuo nome. R
Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà:
dona al tuo servo la tua forza,
salva il figlio della tua serva. R
Dammi un segno di bontà;
vedano quelli che mi odiano e si vergognino,
perché tu, Signore, mi aiuti e mi consoli. R
PROFETI Ml 3, 13-18
Lettura del profeta Malachia
In quei giorni. Malachia disse: «Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: “Che cosa abbiamo detto contro di te?”. Avete affermato: “È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti”. Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve».
VANGELO Mt 13, 53-58
Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Terminate le parabole, il Signore Gesù partì di là. Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
DOPO IL VANGELO
Come l’erba sono i giorni dell’uomo,
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Ma la grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
La festa vicina della nostra liberazione ci porti, o Dio vivo e vero, la grazia di santificare il tempo presente e la gioia senza fine nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Accogli, o Dio, i doni che ti offriamo perché, ricevendoli nel tuo convito, siamo liberàti dal male e con cuore senza macchia aspettiamo il ritorno glorioso del Signore.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie, o Padre, sempre e specialmente in questo tempo, in cui celebriamo, con cuore esuberante di gioia, il mistero della venuta del Signore. Nel ricordo di così grande amore per noi si rinnova nella Chiesa la grazia di Cristo redentore e si riaccende la speranza di regnare con lui. Per questi tuoi doni mirabili, uniti ai cori degli angeli e dei santi, insieme cantiamo l’inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Ecco: io vengo presto – dice il Signore –.
Porto il premio con me
e renderò a ciascuno secondo il suo merito.
Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo,
il Principio e la Fine».
ALLA COMUNIONE
Viviamo in questo mondo, o fratelli,
con pietà e giustizia, in attesa della speranza beata
e della venuta gloriosa di Dio onnipotente.
Egli, che è giudice giusto,
donerà una corona di giustizia
a chi attende con amore la sua venuta.
DOPO LA COMUNIONE
Accordaci, o Dio, di custodire con cuore vigile e fedele la grazia della redenzione che tu ci hai donato e di ottenere la gioia promessa della vita eterna al ritorno glorioso di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

