Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Link: https://www.chiesadimilano.it/?p=2858905
Share

Lunedì della settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

16 Febbraio 2026

ALL’INGRESSO  
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia
perché io sono solo e infelice.
Vedi la mia miseria e la mia pena,
perdona tutti i miei peccati.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che non respingi nessuno per quanto abbia peccato e perdoni sempre chi è veramente pentito, accogli le nostre umili suppliche e, illuminando con la tua luce i nostri cuori, serbaci in ogni tempo fedeli alla tua legge.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Qo 1, 16 – 2, 11
Lettura del libro del Qoèlet

Io, Qoèlet, pensavo e dicevo fra me: «Ecco, io sono cresciuto e avanzato in sapienza più di quanti regnarono prima di me a Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza». Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho capito che anche questo è un correre dietro al vento. Infatti: molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere aumenta il dolore. Io dicevo fra me: «Vieni, dunque, voglio metterti alla prova con la gioia. Gusta il piacere!». Ma ecco, anche questo è vanità. Del riso ho detto: «Follia!» e della gioia: «A che giova?». Ho voluto fare un’esperienza: allietare il mio corpo con il vino e così afferrare la follia, pur dedicandomi con la mente alla sapienza. Volevo scoprire se c’è qualche bene per gli uomini che essi possano realizzare sotto il cielo durante i pochi giorni della loro vita. Ho intrapreso grandi opere, mi sono fabbricato case, mi sono piantato vigneti. Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto d’ogni specie; mi sono fatto vasche per irrigare con l’acqua quelle piantagioni in crescita. Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa; ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero, più di tutti i miei predecessori a Gerusalemme. Ho accumulato per me anche argento e oro, ricchezze di re e di province. Mi sono procurato cantori e cantatrici, insieme con molte donne, delizie degli uomini. Sono divenuto più ricco e più potente di tutti i miei predecessori a Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. Non ho negato ai miei occhi nulla di ciò che bramavano, né ho rifiutato alcuna soddisfazione al mio cuore, che godeva d’ogni mia fatica: questa è stata la parte che ho ricavato da tutte le mie fatiche. Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo affrontato per realizzarle. Ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento. Non c’è alcun guadagno sotto il sole.

SALMO Sal 24 (25)

Guidami nella tua verità, o Signore.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno. R

I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore,
perdona la mia colpa, anche se è grande.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza. R

VANGELO Mc 12, 13-17
Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. I capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

DOPO IL VANGELO  
Signore, abbiamo peccato contro di te,
ma per il tuo nome non abbandonarci.
Abbiamo fiducia in te,
che sei il nostro Dio.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Sciogli benevolmente, o Padre, i vincoli della colpa e concedi il tuo perdono; così potremo consacrarci al tuo servizio con cuore libero e puro.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti offriamo, o Padre di misericordia, il sacrificio di pace perché siano cancellate le nostre colpe, e ritrovino serenità e sicurezza i nostri cuori incerti.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. La fede in lui ci ravviva, ci conforta la speranza, ci unisce l’amore. Il suo perdono è gratuito e, mentre la nostra coscienza ci accusa, la sua misericordia ci purifica dalle colpe.
Per questo tuo dono, uniti ai cori degli angeli e dei santi, tutti insieme inneggiamo alla tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Siamo oppressi dai nostri peccati:
che il Signore ci tratti secondo la sua misericordia
e li allontani da noi.

ALLA COMUNIONE  
Scorre la vita e i nostri giorni volgono alla fine.
Fino a che ci è dato tempo,
leviamoci a dar lode a Cristo Signore.
Teniamo accese le lampade
perché il giudice dell’universo sta per giudicare tutte le genti.

DOPO LA COMUNIONE
Ti rendiamo grazie, Padre santo, per averci nutrito del Corpo e del Sangue di Cristo; con umile cuore imploriamo la tua misericordia perché il sacramento cui abbiamo partecipato ci purifichi dalle colpe, infonda vigore nella nostra debolezza e ci guidi verso la gioia del regno eterno.
Per Cristo nostro Signore. Amen