ALL’INGRESSO
Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con sapienza,
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che rendi la Chiesa madre sempre feconda di nuovi figli, aiutala a crescere con la tua grazia nella professione di una fede limpida, nel coraggio di respingere il male, nell’onore di servirti con viva dedizione, sicura della tua protezione perenne.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Es 13, 3a. 11-16
Lettura del libro dell’Esodo
In quei giorni. Mosè disse al popolo: «Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l’avrà data in possesso, tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del tuo bestiame, se di sesso maschile, lo consacrerai al Signore. Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi discendenti. Quando tuo figlio un domani ti chiederà: “Che significa ciò?”, tu gli risponderai: “Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall’Egitto, dalla condizione servile. Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nella terra d’Egitto: i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo parto di sesso maschile e riscatto ogni primogenito dei miei discendenti”. Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un pendaglio fra i tuoi occhi, poiché con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall’Egitto».
SALMO Sal 113B (115)
Benediciamo il Signore, ora e sempre.
Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome da’ gloria,
per il tuo amore, per la tua fedeltà.
Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie. R
I loro idoli sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.
Israele, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo. R
Il Signore si ricorda di noi, ci benedice:
benedice quelli che temono il Signore,
i piccoli e i grandi.
Vi renda numerosi il Signore, voi e i vostri figli. R
VANGELO Lc 5, 36-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai farisei e agli scribi una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi».
DOPO IL VANGELO
«Quando mostrerò la mia santità in voi
– dice il Signore –
vi radunerò tra le genti
e vi darò un cuore nuovo».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, Padre nostro, che ci vedi tra le insidie del mondo e sai che la nostra fragilità non può reggere a lungo, donaci la salute fisica e la serenità dello spirito, e, se per le nostre colpe qualche male ci affligge, aiutaci a sopportarlo.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
O Dio, eterno e santo, che hai superato la varietà e l’esteriorità degli antichi riti nella perfezione dell’unico sacrificio redentore, accogli l’offerta della tua famiglia come hai gradito un tempo i doni di Abele, e per la tua azione santificante fa’ che ritorni a nostra salvezza quanto presentiamo a gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi, hai disposto l’avvicendarsi dei tempi e delle stagioni e all’uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell’universo perché, fedele interprete dei tuoi disegni, esercitasse il dominio su ogni creatura e nelle tue opere glorificasse te, creatore e Padre, per Cristo Signore nostro.
In lui il cielo e la terra, gli angeli e i santi cantano con voce unanime la tua gloria: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Quanto è grande, Signore Dio nostro,
il tuo nome su tutta la terra!
ALLA COMUNIONE
«Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue
rimane in me e io in lui» – dice il Signore –.
DOPO LA COMUNIONE
Il pane celeste di cui ci siamo nutriti a questo altare ci liberi, o Dio, da ogni male che insidia il nostro cuore e la nostra vita; e nessuna avversità riesca più a dominarci ora che siamo stati rinvigoriti dai tuoi divini misteri.
Per Cristo nostro Signore. Amen

